sabato 20 aprile 2019

"Tormento"



Tormento



Tormento
Comprimere e opprimersi
Ripetuti sussulti
In vibrazione costante
Battiti pressanti
Di circoli in fiamme roventi.

Tormento
Ricettacolo di un arcano
Segreto nell'antro più perverso
Ambiguità venuta da lontano.

Tormento
Straziante e lancinante
Tra un sospiro e l'altro
Ma in Verità rassicurante
Affinché, Essa, risplenda
Sin dall'eternita
E nel mio dolore
Compagno di vita
Alleato di solitarie mestizie
Quasi ininterrotte
Fedele e infedele
Affiora e si accomoda in me
Pur per lungo tempo
Compare in me per lasciarmi andare
Per uno squarcio d'emozione
Di un respiro
Mi lascia e subito dopo risuona in me
Attimi d'assenza
Nel mio buio orizzonte di Luce
Attimi d'assenza
Nel volto del dolore.

Tormento
Dispiegarsi di coscienze venose
Sempre più strette corde
Deviazioni fuori tracciato
Fuori controllo
Tra scosse e oscillazioni
Di densa, tediosa e severa Luce.
Tormento
Imminente sgretolarsi
Di mondi pietrosi di Luce ombrosa
Coscienze minerali segregate
Nel mio corpo rinchiuso
In ancor più ampie prigionie.
Tormento
Carezze ingannevoli
Di morbidi tessuti di tetra Luce
Con punti di un oscuro sprigionarsi verso l'alto.

Tormento
Come Quiete di tempesta
Del Suo risalto attendo l'avvento.
Tormento
Solo io posso amarti, ora...
Nella mia sfera di Coscienza
"Amare": "esperire" nell'Autentico
In attesa che ogni sfera
Lampeggi come unico Sguardo
Rimembrando nella Gioia ogni strazio
Guardandolo in faccia
Amandolo in Cerchio
Accolto ormai nel Calore infinito.

Tormento
Tornando a me
Quello dell'oceano "altrui"
È per me, in Verità, più lacerante
Le notti piangono quando
Da solo in cucina
Traspaio in quelle miriadi di gocce