mercoledì 5 giugno 2013

Nuovi scritti dopo "La struttura concreta dell'infinito" e "Del tragico Amore"



Il mio linguaggio filosofico, che procede da La struttura concreta dell'infinito verso Del tragico Amore, continua ad arricchirsi in relazioni semantiche sempre più fitte e complesse. I problemi rimasti aperti in Del Tragico Amore trovano la loro naturale soluzione col prolungamento delle analisi di quel linguaggio.
Tuttavia, tali analisi scorrono ancora e nella mia mente e nella scrittura; giacché il conseguimento del nuovo volume non è ancora nelle estreme vicinanze...
Qui, posso anticipare soltanto che quei problemi riguardano il modo in cui si intrecciano necessariamente le finite differenze del Tutto: il Tutto include un numero finito di individuazioni della sua essenza, le quali si strutturano (in eterno), dapprima, in una diacronia tra "Materie Prime", e poi, nell'aggregazione eternamente processuale che unisce via via tali Materie Prime. All'interno di questo quadro, viene analizzato, nel nuovo volume, il modo specifico in cui da quella diacronia si va verso un'aggregazione siffatta - includendo anche, in questa analisi, il senso autentico di ciò che viene detto "uomo", "animale", "Occidente", "Oriente", ecc. Filosofo per filosofo, periodo storico per periodo storico, quell'analisi coinvolge tutte le prevalenti forme di coscienza e culturali di ciò che viene chiamato "Regno umano" (e "Regno animale"). Si spiega inoltre, sempre nel nuovo saggio, la differenza tra la "storia dell'uomo e del Pianeta" quale viene intesa negli scritti di Severino e quella che, invece, viene testimoniata nei miei scritti e soprattutto in quest'ultimo (che rimane tuttavia ancora incompiuto).
Il titolo della nuova opera è ancora da decidere. In attesa di ciò e dell'Indice della medesima, rimando i lettori allo studio di tutti i miei precedenti scritti, compresi quelli di questo blog.