Riporto questo passo di Silenzi e respiri del destino (p. 48) adorato dal "tu" a cui le mie poesie si rivolgono.
[In Matematica dello Spirito si dice
infatti: «Tutto ciò che si trova ancora contornato dal (finito) non
appagamento, che scaturisce dal mancato rilevamento della decifrazione dei crepuscoli,
delle tracce che lo Spirito infinito lascia nelle membra di ogni coscienza, è
destino che venga oltre-passato dal castello, sempre più ampio, in cui a
regnare è la simultaneità di ogni coscienza.
Ogni simulacro appropriato alle coscienze finite è impossibile che,
ombreggiando l’intima natura che in esse alberga, prenda spicco “per sempre”. Ogni menzogna che ognuno di
noi dice a sé stesso e ad ogni altro, credendo di inventare e di diventare dei
“personaggi”, è destino che si spogli e, nuda, mostri (ad ognuno di noi, nella
totalità che ci unisce) ciò che essa in verità è» – pp. 14-15].
Nessun commento:
Posta un commento