Primo cerchio
[Della nuova serie di tracce...]
«Anelli» di Magia
Tessendo e
almanaccando, «tu»...
Un disegno, un
gioco...
In merito al medesimo
confine da oltrepassare
Aggirando e
schivando un’alea, un pericolo
Per ogni noia e
seccatura.
Escogita nuovi
cardini...
Negli orizzonti
ancora inaccessibili
Che dovremo poi
lasciarci indietro
È il momento di
prender«mi»
Ansimante di accoglier«ti»...
Fuggi via da quella
prigionia...
Da precipizi dove
abitano...
I ‘santi’
dell’Antro.
Avverto in ogni
istante...
La «mia»
inevitabilità...
Di ornare,
co-stellare quegli attimi
Tra alberi
marini...
E grovigli fra «me»
e «te».
Una lettiera di
messaggi
Ho preparato per
«noi»
E non spegnere le
luci in cucina...
Il soffitto è
semiaperto...
Provvederà il
temporale
Non bagnar«ti»...
Nelle «mie» acque
stillanti
... «mi» ritrarrei
per sempre
Nel blu scurisssimo
di quella notte...
... «mi» sei
apparso, «tu»
Custode, protettore
di dolci ed armoniose serate
Riflettendo«ti»
nella «mia» oceanica coscienza...
Rispecchiando«mi»
in «te»...
Nel «tuo» specchio
di «me»
Un sola onda «ci»
univa.
Sprofondando poi
nella dimenticanza...
Quel «tuo» specchio
Si è rimanifestato,
primariamente...
Come lo specchio di
cui non «ti» avvedi
E che tuttavia scorgi e osservi dappertutto
Non gettandolo più
nella notte
Del «tuo» passato...
Mesto e tediato turbamento.
Ostinato e
pertinace, «io»
Desidero
trasgredire i «tuoi» piani
Nelle «nostre»
acque rassettate
Rimarrei
inamovibile
Tra quelle acque ed
il «tuo» odore
Vorrei sfrisar«ti»
delicatamente
Rilassando«mi» nei
boschi
Raffigurando
inediti batticuori
Al di là dei languori «terreni».
I «tuoi» panorami
nei «miei»...
Desiderarli
affini...
È desiderio
dell’inattingibile
Siamo lo Sguardo...
Dei «nostri»
intrighi specchianti...
L’uno nell’altro.
Tracce
filosofiche...
Di poesie
inaudite...
Rincorrete e
conducete«mi»...
Verso il «mio»
«tu»...
Senza il quale «io»
non sono
Correte al di là
dei ghiacciai...
Sulle alture più
occulte del «mio» animo
E conducetelo nel
‘quando’ di ogni vita eterna
Le aperture di Luce
di quel «tu»...
Si affacceranno
ovunque
In fioriture sempre
più ampie.
... «tu», sguardo
di lacrime che mai si bagna
Fiume che scivola
sul «mio» corpo
Nella valle
favolosa dei ‘chissà’
Quelle favole
che...
In «tua» parziale
assenza
Son stelle
adombrate da nubi
Nuda verità senza
cuore
Immenso e
risvegliato Candore...
Sei ancora e sempre
«tu»
Coglievi una
coscienza...
Al di fuori del
senso ottico...
Ma non sapevi di
«me»
Fra nodi e
impedimenti del ‘quotidiano’
Della ‘familiarità’...
Ho scalato i monti più
profumati
... «ti» ho afferrato
Nel chiasso di
città
Durante la serie
dei «tuoi» cerchi luminosi...
... «ti» cingo...
Nei «miei» sempre
più protetti «anelli» di Magia.
Nessun commento:
Posta un commento