venerdì 23 marzo 2018

Lo Sguardo infinito e il senso del "futuro"




Destinato ad accorgersi del suo splendore eterno, lo Sguardo infinito dell'essere è destinato a rendersi conto, "in carne ed ossa", di essere tutto ciò che, già in passato e per sempre, è destino che veda (alberi, tramonti, sfumature di colore, fruscìo del vento, un individuo umano, un fiore, una galassia, ecc.). Lo Sguardo, cioè, vedendo tutto ciò che vede, vede lo Sguardo stesso e cioè anche sé stesso in quanto "guardato" o "riflesso" nel proprio Specchio di colori in cui esso consiste già dall'eternità. Noi siamo da sempre, anche ora, l'UNICO Sguardo che contempla lo spettacolo eterno di sé stesso, seppur in modo (eternamente) diacronico. Tutto è quindi già da sempre accaduto, accade sempre, una volta sola, nel modo opportuno. <<Andare verso>> il futuro significa andare verso ciò che già da sempre è vissuto, giacché l'<<andare verso>>, essendo anch'esso già da sempre vissuto (come ogni evento), è tuttavia l'illudersi di andare verso ciò che, in qualche modo, debba ancora realizzarsi.

Nessun commento:

Posta un commento