domenica 27 marzo 2016

Amore e sessualità



La mia risposta al post: "Perché le pornodive fanno questo mestiere?".


I soldi sono sempre relativi, non sono mai lo scopo ultimo di un'azione. Il porno è precisamente una parodia intesa come sottoprodotto estremo di quello che è il sesso sperimentato in ogni coppia (sposata o non sposata che sia). Ma è il sesso in quanto tale ad essere una parodia dell'Amore. Il vero Amore spicca nella luce non abbassandosi ai piaceri della carne, piaceri che in verità son dolori creduti come piaceri.

Mi spiego meglio. Ogni uomo e ogni donna, in generale ogni coscienza possibile desidera, nel proprio inconscio più abissale, l'incontro d'Amore non soltanto con una cert'altra coscienza piuttosto che con un'altra ancora, bensì con ogni altra coscienza. Ipocrita (o comunque per lo più inconsapevole) ogni donna che dice di voler amare soltanto un uomo (e questo vale anche per l'uomo). Oppure: può anche accadere che una donna voglia amare soltanto un uomo, ma questo accade perché ella vien sommersa nella rete di illusioni che le fan credere che quello sia vero amore.
Nell'ambito di questa ipocrisia, è preferibile e più coerente una donna che voglia amare più uomini piuttosto che una donna che voglia amare (nel significato malato della parola "amare", dove domina la sessualità, la carnalità) un uomo soltanto. Il vero incontro d'Amore tra ogni coscienza è ciò che già da sempre si libera da ogni coinvolgimento fisico-sessuale, e proprio per questo il porno è una patetica parodia dell'amor puro.

Chi fa del porno è esplicitamente dominato dalle ebbrezze che i sensi e tutta la corporeità portano con sé. E' come un illudersi di poter riportare o ricondurre l'incontro d'Amore a quel livello bassissimo di intensità amorosa che è il sesso.

La disistima e il non amare sé stessi provoca una reazione tale da voler amare e voler essere amati dall'altro di un amore spurio, la cui espressione più superficiale è appunto il mero desiderio fisico-sessuale. Si desidera, illudendosi, che l'altro riesca a colmare i vuoti di ogni "io" che rinuncia a ricercare lo spicco dell'Amore che in quello stesso "io" è destinato tuttavia a sopraggiungere. In chi non è prevalente l'Amore autentico di sé, si va alla ricerca disperata di un solo uomo, o di una sola donna, o di tante donne e tanti uomini di cui abusare sessualmente, o ancora di un marito o di una moglie. Siccome si è prevalentemente infelici e incapaci di amare veramente sé stessi, ci si illude che l'altro possa così renderci felici, essendo appunto questo impossibile proprio perché rimane il vuoto e il freddo gelido di tale infelicità originaria. Addirittura, molte persone tentano di sollevarsi un po' dalla propria infelicità volendo sopprimere la felicità altrui o accontentandosi di sapere che anche altre persone sono infelici.
E' facile (credere di) amare un solo uomo o una sola donna. Proprio per questo è un'illusione. Non è vero amore. Ogni donna (nel senso più ampio della parola) dovrebbe elevarsi raggiungendo quella vetta dell'Amore stando sulla quale si ama non solo ogni uomo (nel senso più ampio della parola) ma anche ogni donna stessa. E lo stesso vale per ogni uomo.

1 commento:

  1. Per poter giungere a queste conclusioni sul sesso e sull'amore è necessario aver sperimentato sia il primo, e averlo a un certo punto trovato umiliante e disgustoso, e aver iniziato a comprendere e vivere il secondo. Non è da tutti, certamente. Ne so qualcosa e mi trovo del tutto d'accordo.

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