sabato 12 marzo 2022

"Anelli" di magia

 


Estratto delle "Poesie del tormento nei cerchi di Luce"


«Anelli» di Magia

 

Tessendo e almanaccando, «tu»...

Un disegno, un gioco...

In merito al medesimo confine da oltrepassare

Aggirando e schivando un’alea, un pericolo

Per ogni noia e seccatura.

Escogita nuovi cardini...

Negli orizzonti ancora inaccessibili

Che dovremo poi lasciarci indietro

È il momento di prender«mi»

Ansimante di accoglier«ti»...

Fuggi via da quella prigionia...

Da precipizi dove abitano...

I ‘santi’ dell’Antro.

 

Avverto in ogni istante...

La «mia» inevitabilità...

Di ornare, co-stellare quegli attimi

Tra alberi marini...

E grovigli fra «me» e «te».

Una lettiera di messaggi

Ho preparato per «noi»

E non spegnere le luci in cucina...

Il soffitto è semiaperto...

Provvederà il temporale

Non bagnar«ti»...

Nelle «mie» acque stillanti

... «mi» ritrarrei per sempre

Nel blu scurisssimo di quella notte...

... «mi» sei apparso, «tu»

Custode, protettore di dolci ed armoniose serate

Riflettendo«ti» nella «mia» oceanica coscienza...

Rispecchiando«mi» in «te»...

Nel «tuo» specchio di «me»

Un sola onda «ci» univa.

Sprofondando poi nella dimenticanza...

Quel «tuo» specchio

Si è rimanifestato, primariamente...

Come lo specchio di cui non «ti» avvedi

E che tuttavia scorgi e osservi dappertutto

Non gettandolo più nella notte

Del «tuo» passato...

Mesto e tediato turbamento.

 

Ostinato e pertinace, «io»

Desidero trasgredire i «tuoi» piani

Nelle «nostre» acque rassettate

Rimarrei inamovibile

Tra quelle acque ed il «tuo» odore

Vorrei sfrisar«ti» delicatamente

Rilassando«mi» nei boschi

Raffigurando inediti batticuori

Al di là dei languori «terreni».

 

I «tuoi» panorami nei «miei»...

Desiderarli affini...

È desiderio dell’inattingibile

Siamo lo Sguardo...

Dei «nostri» intrighi specchianti...

L’uno nell’altro.

Tracce filosofiche...

Di poesie inaudite...

Rincorrete e conducete«mi»...

Verso il «mio» «tu»...

Senza il quale «io» non sono

Correte al di là dei ghiacciai...

Sulle alture più occulte del «mio» animo

E conducetelo nel ‘quando’ di ogni vita eterna

Le aperture di Luce di quel «tu»...

Si affacceranno ovunque

In fioriture sempre più ampie.

... «tu», sguardo di lacrime che mai si bagna

Fiume che scivola sul «mio» corpo

Nella valle favolosa dei ‘chissà’

Quelle favole che...

In «tua» parziale assenza

Son stelle adombrate da nubi

Nuda verità senza cuore

Immenso e risvegliato Candore...

Sei ancora e sempre «tu»

Coglievi una coscienza...

Al di fuori del senso ottico...

Ma non sapevi di «me»

Fra nodi e impedimenti del ‘quotidiano’

Della ‘familiarità’...

Ho scalato i monti più profumati

... «ti» ho afferrato

Nel chiasso di città

Durante la serie dei «tuoi» cerchi luminosi...

... «ti» cingo...

Nei «miei» sempre più protetti «anelli» di Magia.     

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